La parete può essere modificata e trasformata attraverso l’interazione su entrambi i lati. L’azione su uno dei due lati modifica una situazione iniziale e, grazie alla reciproca connessione, l´insieme acquisisce un valore aggiunto. Questa trasformazione è importante perché rappresenta il superamento delle identità individuali e il divenire qualcosa di nuovo, un insieme dal valore superiore a quello delle singole volontà che interagiscono tra loro. Lo spettatore sarà prima di tutto sorpreso dalla scala di questa installazione: tra una struttura funzionale e un modello di presentazione, essa solleva una serie di domande elementari riguardo alla rappresentazione e all’esperienza dello spazio.
La scultura è più di una semplice parete: essa gioca con la profondità in modo ambiguo, espandendo e modificando lo spazio contemporaneamente. L’assenza di una materialità tangibile data dalla combinazione di plexiglass monocromatico nero e trasparente, che elimina ogni traccia della sua realizzazione, ed una forma astratta e non referenziale, provocano un’ esperienza unica e disorientante.
L’ OGGETTO finale è una macchina di ASTRAZIONE che riflette le strategie di lavoro ed il modus operandi di Plasma Studio, indipendenti dalla scala dei suoi progetti: pianificazione urbana, architettura, installazione, interior design o arredamento.