Plasma Studio è stato invitato a concepire un‘ installazione specifica per un sito particolare, per l’apertura di una nuova galleria di architettura nell‘ Arts District East Pilsen, a Chicago. Sin dall’inizio l’approccio e‘ stato quello di intensificare l‘organizzazione modulare già fortemente presente nella galleria con i suoi diversi piani e mezzanini, con la creazione di un sistema che permettesse ai visitatori di riscoprire lo spazio esistente in una luce diversa.

3G Chicago

TIPOLOGIA Installazione
STATO Incarico, Costruito
LUOGO Chicago, USA
ANNO 2006
CLIENTE Extension Gallery 

DESIGN TEAM Eva Castro, Ulla Hell, Holger Kehne

Per prima cosa, sono stati identificati i punti chiave geometrici che definiscono la configurazione organizzativa architettonica della galleria, con i suoi tre assi cartesiani orientati, con l’obiettivo  di creare un collegamento tra l’esistente ed il nuovo intervento. Questi punti sono stati collegati direttamente attraverso vettori, che si materializzano nella  forma di tre fili distinti. Ogni segmento è stato quindi diviso in 10 porzioni, e successivamente sono stati definiti dei triangoli, andando ad unire gruppi di tre punti corrispondenti lungo i segmenti. Questo modello virtuale è stato poi convertito, con il supporto di Arup,  in una struttura di tensegrità che chiarisce ulteriormente la leggibilità della interdipendenza tra i sistemi statici dell’esistente e del nuovo e tra la dinamicità delle traiettorie e della luce. Producendo effetti cinetici spaziali matematicamente precisi, ma nel contempo inafferrabili, le matrici dei triangoli trasformano il visitatore in una macchina ottica, il cui occhio scorre dagli allineamenti dei bordi verso la loro graduale dissoluzione in modo perpetuo.
 
Al calare della sera, sulla struttura vengono proiettate pellicole di Douglas Spencer e dispositive di alcune opere di Plasma Studio. Patterns virtuali fluttuanti vengono sezionati e catturati dai frammenti dei triangoli, collassando in uno spazio onirico di geometrie in movimento. L’installazione sfida le definizioni di cosa dovrebbe teoricamente esser identificato come arte e cosa come architettura. L’installazione tratta il tema della percezione e della relazione tra persone e spazio in maniera non utilitaristica, trovando i suoi fondamenti nei processi architettonici e nell’uso delle geometrie descrittive. Quanto creato per questa occasione è stato recepito con entusiasmo dalla comunità artistica e architettonica di Chicago.